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venerdì 14 dicembre 2012

LETTIERA in alternativa alla griglia


Posto che il cassettino è indispensabile , vorrei dare qualche consiglio in base alla mia esperienza di questi mesi su cosa utilizzare come lettiera. Inizialmente come scritto nell’articolo sulla gabbia, ho utilizzato la griglia, e nel cassettino sottostante un foglio di giornale e via. Col senno di poi devo dire che in questo modo non temo che l’eventuale frutta data vada a male e poi venga mangiata (soprattutto in estate), per non parlare del fatto che così non mangiano feci, però poi un po’ per la paura che si facciano male alle zampette, un po’ per non togliergli il piacere di lanciare i semi per terra e razzolare e un po’ perché la lima unghie da sola non era sufficiente a fare da pedicure, appena è finita l’estate ho tolto la griglia!(le unghiette ora vanno molto meglio)

-Tentativo sabbietta con grit (conchiglie): uno dei due pappagalli si faceva una bella scorpacciata di questa sabbietta, sicuramente la sabbia tiene pulito l’ambiente, però notavo che a volte sabbietta più cacca fresca si cementavano sulla povera coda, e infine la nota dolentissima del pavimento: si stava graffiando tutto ahimè! Per non parlare di quando dovevo fare la pulizia del cassettino , sabbia nella vasca, sabbia in cucina vicino al pattume! Non ce l’ho fatta più! Ma non potevo toglierli l’evidente loro gusto di razzolare per terra!

-Tentativo giornale con sopra carta scottex: è il metodo che attualmente uso con l’accorgimento però di non lasciare lì la frutta fresca (li imbocco) e cambiare carta ogni giorno!! il vantaggio è tenere sotto controllo il colore e consistenza delle loro cacchine. Il problema è che adesso hanno imparato ad accartocciarla per beccare il giornale sottostante e naturalmente i semini…pare che preferiscano quelli lanciati per terra con gusto “misto cacca” piuttosto che quelli nella ciotolina…
C’è chi dice che il giornale non si dovrebbe mettere a loro disposizione perché contiene piombo che possono ingoiare o respirare se cade l’acqua per terra e potrebbero intossicarsi. C’è chi dice invece che questo accadeva una volta quando la stampa conteneva piombo..io cerco di usare i fogli di riviste ben fatti che non “stingono” , o che spero siano frutto di stampa con stampante tipo laser che non rilascia inchiostro. In fondo loro sminuzzano ma non -ingoiano la carta. Dovrei procurarmi il grit con carbone che così li disintossica un po’.
-Ora però vorrei alternare i vari metodi , fare ad esempio griglia e sabbia d’estate, mentre d’inverno alternare giornale e sabbietta. Oppure sperimentare altre lettiere come il tutolo di mais che pare sia stato usato per tanti anni solo per i conigli ma che invece sia molto adatto ai pappagalli. L’unico accorgimento è cercare di trovare quelli naturali piuttosto che quelli aromatizzati.

venerdì 9 novembre 2012

Anelli e documenti necessari

Il  Kakariki fronte rossa, oggi, basta che abbia l’anellino. Inoltre ritengo che, a parte  il caso in cui dobbiate portalo in giro per fiere e mostre, non serva nemmeno che ci sia scritta la data di nascita. Infatti il mio pappagallino ne ha uno color argento senza scritte. Esso serve a dimostrare che non è stato catturato in natura! Ovvio che se volete essere certi dell’età sarebbe preferibile un anellino tipo FOI dove c’è il codice dell’allevatore e l’anno di nascita del pappagallo. In questo modo anche volendo imbrogliare sull’età non potrà certo renderlo più giovane! Al massimo può reciclare un anello dell’anno precedente e ottenere però l’effetto contrario!
In assenza di anellino dovete pretendere dei documenti.
Incollo la fonte normativa generica sugli anellini anche senza scritte!!:
 hobbyuccelli:http://www.hobbyuccelli.it/community/forum/viewtopic.php?t=20416
 Normativa anellino = inamovibile anche senza riferimenti (anellini lisci = senza scritte o numeri )! = “art. 66, comma 8, del Reg. CE 865/06 "Tale inanellatura della zampa avviene mediante un anello o nastro costituente un cerchio continuo, senza giunti né interruzioni, che non abbia subito alcun tipo di manomissione, fabbricato industrialmente a tal fine e applicato nei primi giorni di vita dell'animale; il suo diametro deve essere tale da impedire la rimozione dalla zampa dell'uccello quando questa sia pienamente sviluppata." > L'anellino infatti, è utile ricordarlo, ha l'unico scopo di dimostrare la nascita in cattività dell'animale.> Eventuali iscrizioni a Federazioni italiane o straniere, partecipazione a mostre o esposizioni, riguardano altre questioni ed è esclusivamente motivato dalla praticità il far coincidere l'esigenza di riconoscere il volatile con quella, sicuramente più importante, di dimostrare che il volatile non è di cattura.> Per comodità si inanella con anellini delle Federazioni. > Nulla impedisce di utilizzare anellini acquistabili nelle ferramenta (trovando le misure adatte = fabbricati industrialmente).> Gli allevatori più danarosi, potrebbero anche decidere di inanellare con anellini riportanti il proprio nome e cognome oppure delle indicazioni di fantasia. Basta ordinarli a chi li fabbrica.

martedì 23 ottobre 2012

Hulk ha lasciato me e Kikina da sole…


Il bellissimo gentilissimo,grandissimo nonché verdissimo ( ma con ali gialle) Hulk ci ha lasciate…ora volerà nel paradiso dei pappagallini. Una morte repentina, nemmeno il veterinario è riuscito a salvarlo, se ne è andato nel giro di mezza giornata..durante la notte…non me la sono sentita di fare un’autopsia. Non pensavo però che la perdita di un esserino piumato potesse gettarmi nella disperazione più totale. E dire che era un po’ il mio preferito…quando sono tornata dal veterinario e c’era solo Kikina nella gabbietta per un attimo ho pensato che potesse essere stata lei la concausa, il veterinario dice sia stato un picco di glicemia perché la ciotolina era vuota al mio ritorno dalla giornata di lavoro (tornata alle sei e mezza), ma secondo un altro veterinario nessun pappagallino sano muore per qualche ora di digiuno. Io penso che forse gli abbia fatto male il caldo assurdo di quest’estate e lui essendo un po’ grasso ha sofferto di più ( e io non ho l’aria condizionata). Poi però mi son resa conto che anche Kikina era un po’ mogia anche se non erano una coppia vera, così ho provato una gran pena per lei. Dopo qualche giorno ho deciso che avrei preso un altro pappagallino verde ma prima ho portato dal veterinario anche la femminuccia per farla visitare e analizzare le feci e valutare bene il da farsi. Lei è in perfetta forma, “vitale” (dopo che l’ha beccato un bel po’ e scalciava) !
Decido così di andare dall’allevatore di Hulk e Kiki ma non c’erano dei bei maschietti verdi,  solo un altro lutino magrino che mi ha massacrata di beccate e altre femmine tutte pezzate. Ad ogni modo l’allevatore mi ha rassicurato che se gli davo la parola si sarebbe impegnato a trovarne uno da suoi colleghi. Ma dopo il fallimento totale della mia missione e ho pianto di nuovo tanto per la perdita di Hulkino! Nessuno sarà mai come lui,appena aprivo la gabbietta mi saltava sempre sulle mani e sapeva che io gli facevo fare un giro per casa lasciandolo curiosare dappertutto e alla fine del tour si meritava sempre il suo semino di girasole! E stava sempre buono lì su di me senza mai beccarmi, mi sento tanto in colpa, ha pagato sicuramente la mia inesperienza! Chissà se magari gli avessi messo un ventilatore affianco, o riempito la ciotola per bene non sarebbe successo o forse un altro stress lo avrebbe portato via ugualmente ma un altro giorno.

Ciao Hulkino noi ti ricorderemo per sempre con tanto amore!

Consigli dopo questa esperienza : a distanza di tempo mi sono resa conto che in questi casi così dubbi e ovviamente per chi ha tanti atri pappagallini in voliera l’autopsia era non solo necessaria (ti chiederai sempre se è stata colpa tua o era già indebolito) ma un dovere per gli altri amici piumati!
Inoltre ho capito sia parlando con il veterinario che con l’allevatore, che è pericoloso lasciarli digiuni. Infatti il loro è un metabolismo molto veloce mangiano più volte e poco, quindi se volete convertirli ad altri cibi non praticate alla leggere la tecnica del digiuno, ma seguite attentamente le istruzioni del veterinario o della casa produttrice per passare dai semi agli estrusi. Inoltre mi ha sconsigliato di dare troppa mela e insalata (per cui i Kakariki vanno abbastanza matti) perché lassative.

giovedì 27 settembre 2012

ALCUNE PARTICOLARITA’ IN PILLOLE DEI KAKARIKI (=piccolo pappagallo in Maori)

o per lo meno quelle da me rilevate in questi pochi mesi di esperienza personale e in base a documentazione varia

-  aspetto fisico - rispetto ad altri pappagalli che non presentano dimorfismo sessuale si possono distinguere,se affiancati, il maschio dalla femmina perché è un po’ più grande, e si può notare bene che è proprio più grande anche il becco e la testa.  In entrambi i casi ad ogni modo si nota inoltre un notevole piedone! Motivo per cui occhio a quando prendete trespoli e altalene!

- comportamento - molto divertente è osservarli mangiare: a parte il fatto di prediligere il razzolamento a terra  (ma per quanto mi riguarda lo fanno quando magari hanno la ciotola semivuota o piena di buccette ) con tanto di zampina che struscia per terra a mò di gallina, noterete che di fronte a un pezzetto grosso di mela o un semino di girasole lo prenderanno con la zampina e mangeranno da essa come un umano fa con le mani!!!

- carattere - come detto un po’ in tutti i siti sono davvero molto attivi, per cui a parte quando dormono e fanno la siesta, non stanno fermi un attimo, scordatevi il pappagallino che sta sulla spalla, o si fa accarezzare o resta tutto il tempo sul trespolo! Insomma, come ampiamente descritto in uno dei link utili che ho messo nel blog, sono molto da circo! Qualcuno dice che sono molto affettuosi anche se non morbosi altri che tendono a fidarsi difficilmente dell’uomo, bè io ho la pappagallina che davvero fa una fatica a fidarsi incredibile pur essendo allevata a meno (al mio minimo movimento con le mani verso di lei la maggior parte delle volte che è fuori dalla gabbia scappa a 1000 allora), però mi da l’idea di essere più affettuosa nei miei confronti, mi guarda sempre, gioca con le mie unghie e ogni tanto quando la vedo tranquilla avvicino il naso a sfiorarle il petto, o il becco, e lei  ricambia con un delicatissimo bacino. Ogni tanto sono riuscita a carezzarle la testina e non mi sembrava le dispiacesse (altre volte scappa o fa un passetto di lato perché non le va). Inoltre credo che preferisca quando le do da mangiare dalle mie mani piuttosto che fare da sola. Infine la vedo che muove la codina molto spesso tipo cagnolino che scodinzola (quando ad es l’ho liberata e mi è salita in testa o boh non so bene a cosa è legato ma è evidente che è contenta).
Il maschio (e ne ho avuto anche un altro) non è per niente timoroso di me o di altri, non scappa se lo accarezzo, o meglio è chiaro che non ha paura ma è altrettanto chiaro che (per ora) non gradisce e preferisce scorrazzare e fare altro, sale davvero facilmente sulle mani, o sulla testa (ah sì questa è una loro mania anche perché sulla spalla francamente stanno scomodi con quei piedi)

-voce - questa è una particolarità che potrebbe essere anche un buon motivo per sceglierli…sono molto silenziosi e il loro suono è molto carino, soprattutto il maschio che tende a fare tipo dei monologhi ovviamente incomprensibili ma molto simpatici , sembra che si eserciti a vocalizzare, in modo basso acuto, al contrario della femmina che o sta zitta o fa un paio di versi che in genere sono quelli di richiamo (quando ha finito il cibo o quando si gasa perché è uscita dalla gabbietta mettendoci in cima in cima fa un po’ di casino, oppure fa dei “bip bip” bassi ma non ho capito ancora cosa vogliano dire).

rapporto col cibo: a differenza di altri pappagalli che vanno a semi loro adorano la frutta!!

Corteggiamento - purtroppo ancora non ho capito come funziona! Il maschio precedente credo non piacesse alla femmina che lo minacciava sempre a becco aperto, il maschio nuovo invece penso piaccia a lei ma lui le fa troppe aggressioni, non so se siano dispetti belli e buoni, o faccia parte del corteggiamento o magari sia frustrazione per il fatto che lei non si fa avvicinare così ora sono in gabbie separate e si incontrano scontrano solo quando son liberi.

lunedì 30 luglio 2012

Giochi

Compratene qualcuno poi eventualmente un giorno sarete anche bravi a costruirne da soli, l’unico consiglio è di metterli in gabbietta a rotazione in modo da variare un po’ e di lasciargli anche spazio. Attenzione però al fai da te: usate materiali sicuri (ossia niente legni tossici, niente metalli o tossiche) e fateli giocare solo quando li avrete collaudati in vostra presenza. Più che altro attenzione a fili troppo lunghi che possano strozzarli o farli incastrare con le zampine.

Scaletta rigida: la adorano! Poi io mi diverto a spostarla in modo da dargli sempre dei nuovi percorsi sia dentro che fuori dalla gabbietta.

Gioco di legno colorat dondolante da rosicchiare con campanellina finale: mah, uno l’ha rosicchiata un po’ ma non mi sembrano l’abbiano grandita molto, anche perché la campanellina non è che suoni un gran che, e i primi giorni addirittura lo evitavano. Diciamo che quando ci si imbattono ci giocano ma non corrono apposta in quella direzione.

Gioco nascondi cibo fatto in casa con: un foglio o 2 di scottex appallottolato legato al tetto da un nastro di cotone in modo che penzoli, e poi ci nascondo dentro vari semi in modo che si vedono a malepena.bè…lo adorano!!! Appena mi vedono che li sto mettendo vengono lì e scalpitano per prenderli. Devo trovare il modo di farlo più grande o farne vari in modo da metterci più semini così quando sono soli passano un po’ di tempo a scovare cibo. Direi che per i kakariki è il gioco più divertente essendo molto curiosi e esploratori. Inizialmente scovavano solo i semi che erano parzialmente nascosti, ora hanno imparato che per cercarli devono tastare con il becco ogni millimetro di carta e ci riescono sempre!

Gioco nascondi cibo fatto in casa 2:   usate una scatola per merendine non troppo grande (bè vedete voi se entra nella gabbia) ci mettete qualche seme o altra leccornia e poi coprite con della carta scottex un pò a casaccio in modo da far vedere un semino o due per attirare meglio la loro attenzione. Dopo i primi 15 minuti passati a giracchiargli intorno ( avevano paura a entrare ) e dopo essersi allungati come struzzi per prendere i semi sempre evitando di entrare finalmente ci si sono buttati! troppo bello vederli ruspare tipo galline!

Specchietto: c’è chi dice che impazziscono, altri che è un buon metodo per dargli un compagno anche se finto, altri dicono di non metterlo perché gli da l’illusione di un compagno. Boh io l’ho messo ogni tanto va lì davanti ci gioca un po’ non penso sia un’idea malvagia. Non ho capito però se ha realizzato o no che è lui e non un altro pappagallo!

Altalena: la devo comprare pare che per gli inseparabili sia proprio il loro gioco preferito, appena ne trovo una della loro misura la prendo. Pare che alcuni pappagalli preferiscano quella con piattaforma basculante piuttosto che il semplice posatoio altalena. Ad ogni modo credo dovrò costruirmela da sola poichè non ne ho viste della loro misura. Il fatto è che i Kakariki non sono grandi come stazza ma hanno dei piedoni, per cui l'altalena da inseparabile non va bene, le altre sono un pò troppo ingombranti.

Stick miele e semini: è a metà tra un cibo e un gioco, i veterinari dicono che non è molto salutare, forse per i coloranti e altre cose che non so, però ha avuto molto successo in casa, sia perché comunque fa parte del loro istinto andare a beccare e staccare i semini dalla frutta, il che è molto più divertente che prenderli dalla ciotola, e sia perché io l’ho appeso e il dondolare, da quanto vedo è particolarmente amato per i pappagallini in generale. Magari cercherò di alternare momenti con stick e altri senza.

mercoledì 27 giugno 2012

Gabbia pappagalli

DOVE ACQUISTARLA
Girando per i negozi di Bologna non trovo nulla, infatti in genere in città hanno per lo più cose per cani e gatti e al massimo una o due gabbiette striminzite per ovvi problemi di spazio. Scopro poi che al Meraville c’è un bel negozio di animali con qualche gabbia non male. Ma ormai l’avevo ordinata on line da un venditore specializzato in animali tropicali! Mi è arrivata perfettamente integra e in pochi giorni (vedi foto) i miei pappi hanno apprezzato!





DIMENSIONI GABBIA
Tutti dicono che più grande è la gabbia meglio è, che devono poter fare voletti, che deve essere lunga almeno  tre volte l’apertura alare dell’animale e come larghezza un’apertura alare o due…il che significa per un calospite o per i pappagallini di media grandezza avere gabbie larghe un metro e mezzo!!la gabbia in foto è circa 60x40 e piuttosto altina circa 80 senza il carrello, , mi sembrano piuttosto contenti della sistemazione!
Allora facciamo un po’ di ordine alle cose che dicono i tuttologi e che se fosse vera al 100% nessuno con un buon cuore comprerebbe mai un pappagallo per problemi di spazio. Dopo varie informazioni apprese dai tuttologi stessi ma anche da allevatori o gente che possiede pappagallini ho analizzato che dipende dalla situazione.
Facciamoci infatti prima un paio di domande:
il pappagallino è selvatico e potrebbe volare solo all’interno della gabbia?
oppure hai due pappagallini che devono accoppiarsi?
o lo vuoi addomesticare in modo che possa farlo uscire dalla gabbietta e tenerlo in spalla o ovunque lui voglia?
Bene, nei primi due casi concordo con le dimensioni della gabbia. Nel caso in cui fosse selvatico e non avessimo mai intenzione di addomesticarlo dovrebbe vivere sempre in gabbia e quindi è necessario dagli più spazio perché non potrebbe mai sgranchirsi altrove.  Ma se un pappagallino è addomesticato e quindi lo fai uscire dalla gabbietta ogni giorno o se il pappagallino ha le remiganti fasciate o tagliate in parte (e quindi se lo si fa è per addomesticarlo e farlo uscire dalla gabbia) questo discorso cambia. Ovvio che la gabbia deve essere tale almeno che il pappagallino possa rigirarsi su sè stesso o distendere le alette per stiracchiarsi senza rovinarsi il piumaggio (coda compresa soprattutto per i Kakariki che la hanno lunga) almeno quando lo teniamo chiuso. Anche nel caso però che fossero addomesticati quando vogliamo farli riprodurre è necessaria una gabbia più larga, uno dei motivi è che la femmina diventa molto aggressiva e il maschio ha bisogno di scappare e l’altro è che in spazi angusti è probabile che non facciano nemmeno uova.

GRIGLIA FONDO GABBIA

Tra i miei giri nei negozi mi sono imbattuta in una venditrice che sconsigliava di metterla perché rovina le zampette agli uccellini…guarda caso lei vendeva solo gabbie senza! (a parte gli uccellini in esposizione che devono per forza essere dotati di rete sul fondo per motivi sanitari).
In effetti quando poi ho acquistato la gabbia di cui sono entusiasta pappagallini compresi, mi sono accorta che era dotata sì di cassetto, e anche di sede dove eventualmente mettere una griglia ma senza griglia inclusa!!! Ho chiamato il venditore il quale mi ha risposto che la IMAC non le fornisce mai e che visto che molti clienti la vogliono è sufficiente rivolgersi a un ferramenta o un negozio di bricolage e inserire e farsi ritagliare una di quelle reti metalliche. Così ho fatto io!! ho scelto quella che mi sembrava meno tagliente e alla fine ho scelto una di quelle rivestite in plastica verde (no, non sono quelle solo di plastica altrimenti non rimarrebbe rigida!).
Sul discorso che si rovinano le zampette io mi domandavo: ma i pappagalli passano più tempo sul fondo gabbia o preferiscono arrampicarsi più in alto possibile? La risposta probabilmente dipende dal carattere del pappagallo o dal tipo di specie. E perché poi il fondo gabbia rovina le zampette e l’arrampicarsi su tutta la gabbia (anch’essa fatta di sbarre) non procura nessun danno?
Un veterinario mi ha confermato che può ferire le zampette (o forse intendeva le dita) e che se mangia le feci in fondo è roba sua. Però credo che se il pappagallino vive da solo in gabbia e mangia roba sua non c’è problema, un conto è se sono più soggetti tipo in una voliera grande e che magari uno malato può infettare gli altri (motivo per cui in negozio di animali sono obbligati a tenere questa griglia). Inoltre a prescindere da questo, mi preoccupa di più il fatto che magari possa mangiare della frutta caduta a terra soprattutto d’estate e che possa fare muffa pericolosa. Ovvio che se uno pulisse accuratamente ogni giorno e più volte al giorno non ci sarebbero problemi.
Vorrei fare una prova col grit magari nel we che io sono a casa così vedo come va e se la sabbietta “regge” e assorbe davvero. Poi magari potrei alternare giorni di griglia e giorni di sabbietta per dar tregua alle zampette. Se avete uccellini che si lasciano manipolare la cosa si semplifica perché basterebbe controllare spesso il palmo delle zampine e così vi regolate e potete subito curarle.
CASSETTO ESTRAIBILE FONDO GABBIA

Una parola sola : indispensabile!!!

ALTRE CARATTERISTICHE E ACCESSORI GABBIA

Bagnetto: per i Kakariki è fondamentale potersi bagnare almeno una volta al giorno.L'allevatore mi disse di mettere una tazza piena all'orlo così per lo meno possono buttarsi l'acqua all'indietro (un pò come gli elefanti con la proboscide), meglio ancora però se comprate un bagnetto di quelli esterni di misura adeguata in cui possa completamente immergersi sino a inzupparsi (specialmente d'estate). Personalmente ho visto che la pappagallina non so per quale mistero tende a non farselo, per cui io prendo uno spruzzino e la bagno per benone. Vi accorgete che non fanno il bagno perchè non vedete schizzi o tracce di schizzi, la ciotolina con l'acqua non si è sporcata quasi per niente e soprattutto l'acqua non è diminuita.

Posatoi: se la gabbia si sviluppa in altezza e i pappagallini hanno le alette fasciate i posatoi compresi che in genere sono 2/3 potrebbero essere pochini. Indipendentemente da questo dovrete passare un po’ di tempo davanti alla gabbietta e capirete di cosa hanno bisogno, se aggiungerne altri e se spostarli avvicinandoli ad es per fargli raggiungere meglio il cibo ecc…Cosa importante è usare dei bastoncini in legno di qualche albero che avete in giardino o campagna (non tossici per loro perché rosicchiano di tutto) io ad es ho usato i rametti di pero e meglio ancora se di vari diametri in modo che possano esercitare le loro zampette e dita e diversificare la distribuzione del loro peso sulla pianta del piede evitando altri disturbi. Importantissimo: i rametti raccolti dovranno essere messi in forno a 200 gradi per circa 10 minuti per togliere eventuali parassiti

Posatoi lima unghia e becco: l’ho preso da poco, da quando ho visto che i miei kakariki non riuscivano a star dietro al manicure! In realtà io non ho trovato il posatoio ma una sorta di copri posatoio coperto di sabbietta, appena lo uso vi aggiorno! Va messo solo su metà di un posatoio così può scegliere dove sostare.

Apertura tetto: secondo me è molto utile sia per sistemare i posatoi sia perché si divertono molto a salire ancora più in alto o usarlo come trespolo e l’ulteriore vantaggio mio è che in questo modo sporcano nella gabbia anziché un altro trespolo in giro per casa. A loro piace stare più in alto possibile.

Ciotole e beverini: nella mia gabbietta ce ne sono 4, direi che per una coppia è il minimo, sia per non farli litigare ma anche perché così si possono mettere cibi secchi in uno, freschi nell’altro e le altre due per l’acqua soprattutto d’estate meglio abbondare.

Carrellino porta gabbia: molto comodo se non la si vuol appendere fissa al muro, in questo modo li sposto a seconda delle necessità di spazio mie (per pulire ad es) o semplicemente per metterli a riparo dal rumore quando dormono, visto che è noto che i pappagallini hanno bisogno delle loro 10 orette di fila la notte senza luce e senza troppo rumore, e poi quando fa bel tempo li posso mettere sul balcone per fargli prendere un po’ di sole.

Lampada per uccellini: al momento non la uso

Giochini: vedi prossimo post

mercoledì 30 maggio 2012

Prima settimana di permanenza kakariki : prime impressioni e considerazioni

Appena arrivati li sistemo in gabbietta provvisoria e come da manuale li lascio in pace senza tirarli fuori e cerco di stare davanti a loro il più possibile. Solo ora mi rendo conto che molte cose che facevano o non facevano era perchè erano ancora spaesati. Avevo tanta paura fossero malati poichè la vivacità era pari a zero, mutismo completo e un pigolio sommesso appena provavo a mettere la mano dentro la gabbia a ciò si aggiunge  un'amarezza generale perchè se erano davvero allevati a mano non dico che dovevano rotolarsi a pancia all'aria ma un minimo di fiducia in più me l'aspettavo. Noto subito che il verde (chiamato poi Hulk) è notevolmente più grande dell'altro, il primo è il maschio e la piccola la femmina. Nei Kakariki infatti il dimorfismo sessuale è caratterizzato proprio dalle dimensioni, cosa che si può notare ovviamente solo mettendone a confronto due assieme. Infatti scherzando prendevo sempre in giro la piccola kiki dicendo che sembra più un canarino cresciutello che non un pappagallo per via della testina e becco minuti, il verde invece ha un bel capoccione e il becco è praticamente il doppio! (sto ben alla larga dal farmi beccare!). Un altro particolare è che il verde mi è parso il primo giorno rigurgiare cibo per l'altra (cosa che io francamente non ho più visto fare anzi...). Nonostante siano al momento ben lontani dall'essere una dolce coppietta che si coccola (la femmina sta diventando abbastanza aggressiva nei confronti del parner con nezze beccate e zampate in testa  per avere il posatoio più alto o per rubarsi a  il seme - anche hulk lo ruba se capita ma è più per fame e golosità che non per stronzaggine) quando escono dalla gabbietta la scena è la seguente sin dal primo giorno: quando finalmente Hulk si è deciso a uscire dalla gabbia per esplorare la casa, eccolo per la prima volta fare un verso strano subito dopo Kiki esce e lo segue. Ho realizzato che la chiama a sè e incredibilmente lei scalpita per uscire e raggiungerlo, idem per il rientro soprattutto le prime volte appena rientrava Hulk eccola che correva e voleva rientrare a tutti i costi, praticamente copia tutto quello che fa lui, ciò lo sfrutterò poi per insegnarle a salire sul dito. Rettifico parzialmente però quanto detto: all'inizio io credo fossero più affiatati, ora che ci penso li ho visti anche ripulirsi i rispettivi becchi durante la prima settimana. Il cambiamento parziale ( kiki è sempre stata nervosetta e diffidente) di atteggiamento sarà causa mia che sono entrata nello stormo? Mi rendo conto però che la gabbia doveva essere un pò più grande anche fosse solo in altezza in modo da permettere migliori fughe in caso di litigi. E così inizia la mia ricerca forsennata per la gabbia più adatta a loro facendo anche i conti con un appartamentino di 50 mq.

martedì 22 maggio 2012

Alla ricerca di due nuovi amici molto particolari

Hulk i primi giorni a casa mia

la piccola Kiki i primi giorni a casa mia
Era una domenica piovosa, con la smartina raggiungo Spilamberto. Mi avevano detto che ogni domenica c'è una fiera molto particolare: si vendono infatti animali di bassa corte, galline, coniglietti, roditori e uccelli tra cui vari pappagallini!! purtroppo arrivo tardi alle ore 11:30 c'era rimasto solo un venditore e lì vedo per la prima volta due pappagallini carinissimi che stavano vicini vicini erano tenerissimi! Scopro che erano due inseparabili,